domenica, gennaio 14, 2007

Canti Anarchici

Qui di seguito pubblico alcuni canti anarchici e una sorta di "vademecum" su cosa è l'anarchia.

IL MASCHIO DI VOLTERRA


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E me ne stavo mesto a lavorare
rinchiuso là ni 'Maschio di Volterra
e un secondin mi viene a salutar
e nella sua la mia destra mi serra
E mi disse allegro grazia faranno a te
tutti i giornali parlano
combattono per te
Grazia l'accetterò se me la danno
coi miei diritti di buon cittadino
io son rinchiuso qui da ventun anno
non vò morì co i' marchio dell'assassino
Se gli innocenti li voglioni qui serrar
ma i nostri patimenti
chi li compenserà
L'hanno riconosciuta la mia innocenza
or che lo vedi il mio capello è grigio
viva l'adorno cavalier di scienza
che ha convertito il bianco con il bigio
E addio compagni viva la libertà
e se ne va il Batacchi
ma non vi scorderà

Inno dei pezzenti
Parole di: Carlo Monticelli 1896
Conosciuta anche con il titolo:
La marsigliese del lavoro

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Noi siamo i poveri siamo i pezzentila sporca plebe di questa etàla schiera innumere dei sofferentiper cui la vita gioie non ha.
Nel crudo inverno la nostra proleper lunga inedia languir vediamsolo pei ricchi risplende il sole.
Mentre essi esultano noi fame abbiam.

Per natura tutti eguali
vi è diritti sulla terra.
E noi faremo un'aspra guerra
ai ladroni sfruttator.

Non sia pace tra i mortali
finchè un uom' sovr'altro imperi
i nemici a noi più fieri
sono i nostri sfruttator
Triste spettacolo le nostre donneper noi primizie non hanno d'amor ancora impuberi sciolgon le gonnesi danno in braccio a lor signor.
Son nostre figlie le prostituteche muoion tisiche negli ospedalle disgraziate si son venduteper una cena o per un grembial.

Per natura tutti eguali
vi è diritti sulla terra.
E noi faremo un'aspra guerra
ai ladroni sfruttator.
Di patria al nome talor sospinticontro altri popoli noi si pugnòma vincitori fossimo vintila sorte nostra mai non mutò.
Tedesco o italico se v'ha padrone il sangue nostro vuole succhiarla patria italica è un'irrisionese ancora il basto ci fa portar.

LA BALLATA DI SACCO E VANZETTI
di Joan Baez


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PARTE PRIMA
"Datemi le vostre stanche e le vostre povere
Le vostre masse disordinate che vogliono respirare libere
Il miserabile rifiuto della vostra fertile costaMandate queste, senza casa, scosse dalla tempesta a me."
Benedetti sono i perseguitati
E benedetti sono i puri di cuore Benedetti sono i pietosi
E benedetti sono coloro che sono in lutto
Il passo è così difficile che strappa le radici
E dice addio alla famiglia e agli amici
I padri e le madri piangono
I bambini non riescono a capire
Ma quando ci sarà la terra promessa
Il coraggioso partirà e gli altri seguiranno
La bellezza dello spirito umano
È la volontà di provare i nostri sogni
E così le masse attraversarono l'oceano
Verso una terra di pace e speranza
Ma nessuno udì una voce o vide una luce
Mentre venivano fatti cadere lungo la costa
E nessuno fu accolto dall'eco della frase
"Ho innalzato la mia lucerna presso la porta d'oro."
Benedetti sono i perseguitati
E benedetti sono i puri di cuore
Benedetti sono i pietosi
E benedetti sono coloro che sono in lutto

PARTE SECONDA
Padre, sì, sono un prigioniero
Non ho paura di riferire il mio crimine
Il crimine è amare gli abbandonati
Solo il silenzio è peccato
E ora ti dirò cos'è contro di noi
Un potere che è vissuto per secoli
Va' attraverso gli anni e scoprirai
Cosa ha annerito tutta la storia
La legge è contro di noi
Con la sua immensa forza e potere
La legge è contro di noi!
La polizia sa come fare di un uomo
Un colpevole o un innocente
La forza della polizia è contro di noi!
Le sfacciate menzogne che gli uomini hanno detto
Saranno per sempre pagate in oro
La forza dell'oro è contro di noi!
Contro di noi è l'odio razziale
E il semplice fatto che siamo poveri
Mio padre caro, sono un prigioniero
Non vergognarti di raccontare il mio crimine
Il crimine dell'amore e della fratellanza
E solo il silenzio è peccato
Con me ho l'amore, l'innocenza,I lavoratori, i poveri,
Per tutto questo sono al sicuro e forte
E mia è la speranza
La ribellione, la rivoluzione non hanno bisogno di dollari
Hanno bisogno di questo invece
Immaginazione, sofferenza, luce ed amore
E cura per ogni essere umano
Tu non rubi mai, tu non uccidi mai
Tu sei una parte della speranza e della vita
La rivoluzione va da uomo a uomo
E da cuore a cuore
E ho la sensazione quando guardo le stelle
Che siamo figli della vita
La morte è piccola

PARTE TERZA
Figlio mio, anziché piangere sii forte
Sii coraggioso e consola tua madre
Non piangere perché le lacrime vanno sprecate
Fa' sì anche che gli anni non vadano sprecati
Perdonami, figlio, per questa ingiusta morte
Che porta tuo padre dalla tua parte
Perdonatemi voi che siete miei amici
Sono con voi, quindi non piangete
Se tua madre vuole essere distratta
Dalla tristezza e dalla malinconia
Portala a fare una passeggiata
Nella tranquilla campagna
E riposati sotto l'ombra degli alberi
Dove qui e là raccoglierete fiori
Presso la musica e l'acqua
C'è la pace della natura
Lei si divertirà molto
E ti divertirai anche tu
Ma figlio, devi ricordare
Non usarlo tutto tu
Ma chinati
Per aiutare i deboli dalla tua parte
Perdonami, figlio, per questa ingiusta morte
Che porta tuo padre dalla tua parte
Perdonatemi voi che siete miei amici
Sono con voi, quindi non piangete
I più deboli che gridano aiuto
I perseguitati e le vittime
Sono tuoi amici
E sono tuoi compagni nella lotta
E sì, a volte cadono
Proprio come tuo padre
Sì, tuo padre e Bartolo
Sono caduti
E ieri combatterono e caddero
Ma nella ricerca della gioia e della libertà
E nella battaglia di questa vita troverai
Che c'è amore e a volte più
Sì, nella battaglia troverai
Che puoi amare ed anche essere amato
Perdonatemi voi che siete miei amici
Sono con voi
Prego per voi, non piangete

Per natura tutti eguali
vi è diritti sulla terra.
E noi faremo un'aspra guerra
ai ladroni sfruttator.
Nelle officine sui monti e i pianinelle miniere sudiam sodiamma delle nostre fatiche immani il frutto intiero non raccogliam.
Poi fatti vecchi veniam rinchiusidentro un ricovero di carità e sul berretto di noi reclusibollano i ricchi la lor pietà.

Per natura tutti eguali
vi è diritti sulla terra.
E noi faremo un'aspra guerra
ai ladroni sfruttator.
Ma se sperare non è utopia nella giustizia dell'avvenir il privilegio di tirannia e turpe regno dovrà finir!
Le nostre lacrime, gli stenti, l'ontele grandi ambasce sparir dovranno i già leviamo alta la fronte per salutar l'astro lontan.

Per natura tutti eguali
vi è diritti sulla terra.
E noi faremo un'aspra guerra
ai ladroni sfruttator.


Per L'anarchia!!!

1. Abolizione della proprietà privata della terra, delle materie prime e degli strumenti di lavoro, perché nessuno abbia il mezzo di vivere sfruttando il lavoro altrui, e tutti, avendo garantiti i mezzi per produrre e vivere, siano veramente indipendenti e possano associarsi agli altri liberamente, per l'interesse comune e conformemente alle proprie simpatie.

2. Abolizione del governo e di ogni potere che faccia la legge e la imponga agli altri: quindi abolizione di monarchie, repubbliche, parlamenti, eserciti, polizie, magistratura ed ogni qualsiasi istituzione dotata di mezzi coercitivi.

3. Organizzazione della vita sociale per opera di libere associazioni e federazioni di produttori e di consumatori, fatte e modificate secondo la volontà dei componenti, guidati dalla scienza e dall'esperienza e liberi da ogni imposizione che non derivi dalle necessità naturali, a cui ognuno, vinto dal sentimento stesso della necessità ineluttabile, volontariamente, si sottomette.

4. Garantiti i mezzi di vita, di sviluppo, di benessere ai fanciulli, ed a tutti coloro che sono impotenti a provvedere a loro stessi.

5. Guerra alle religioni ed a tutte le menzogne, anche se si nascondono sotto il manto della scienza. Istruzione scientifica per tutti e fino ai suoi gradi più elevati.

6. Guerra alle rivalità ed ai pregiudizi patriottici. Abolizione delle frontiere, fratellanza fra tutti i popoli.

7. Ricostruzione della famiglia, in quel modo che risulterà dalla pratica dell'amore, libero da ogni vincolo legale, da ogni oppressione economica o fisica, da ogni pregiudizio religioso.

Questo il nostro ideale. dal programma di E.Malatesta

L'uomo al centro dell'universo

Essere anarchico oggi, vuol dire vivere accettando quotidianamente compromessi che ledono lentamente la radice di libertà e solidarietà insita in tutti gli esseri umani . Non accettare compromessi vuol dire che hai vinto al superenalotto e ti godi la vita nel miglior modo possibile.

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