martedì, luglio 31, 2007

Amnesty

giovedì, luglio 26, 2007

domenica, luglio 22, 2007

IL CANTO DEL CAMMINO di Ang Gey Pin e Nickolai D.Nickolov

La performance è un collage di canti, testi, musica, suoni e immagini ispirata liberamente al libro di Bruce Chatwin The Songlines. Scultura in scena di Andrea Dami. Il lavoro presentato è frutto della residenza dei due artisti alla Barbagianna, ospiti dal febbraio 2007.
Gey Pin Ang Il percorso professionale dell’attrice Gey Pin Ang (Singapore) è decisamente unico. Paradossalmente, la sua scelta di vivere e lavorare lontano dalla sua terra d’origine è fortemente basata sul suo interesse nel recupero delle proprie radici culturali cinesi. L’apprendistato di Gey Pin nel teatro è cominciato nella nativa Singapore nel 1986. Si è laureata presso il Dipartimento di Teatro dell’Università delle Hawaii nel 1992. Ha sviluppato ricerche su antichi testi cinesi, canti tradizionali, percussioni e taichi, contestualmente alla co-fondazione e direzione artistica del Theatre OX (1995-2006). Come ex-membro del Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards (Italia), Gey Pin è stata l’attrice principale nel Progetto The Bridge: developing theatre arts, One breath left (1998-2002) e in Dies Irae: Il mio impossibile Theatrum Interioris Show(2003-2006). Ha recitato e insegnato a livello internazionale. Recentemente, è stata Artista Residente e Istruttore Ospite presso la Wesleyan University, U.S.A. (autunno ’06). Fra i suoi lavori recenti ricordiamo By The Way.

Nickolai Nickolov (Bulgheria), ha iniziato i suoi studi musicali con la chitarra classica, e dopo si è interessato al jazz e alla musica ethnica. Ha seguito corsi di Musica (Jazz), Fotografia e Multimedia all’University of Central Oklahoma, U.S.A. Attualmente sta completando i suoi studi in Musica e Nuove Tecnologie al Conservatorio “L. Cherubini”, di Firenze. La ricerca attuale di Nickolov esplora le intersezioni fra musica improvvisata, jazz ed elettronica, sound installation e multimedia. Nel 1999, Nickolov insieme con Snejanka Mihaylova ha creato il gruppo di ricerca teatrale Limitrophy Theatre per il quale è il compositore e sound designer. Recentemente ha collaborato con Ang Gey Pin nel lavoro teatrale By The Way come compositore e musicista.






















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lunedì, luglio 16, 2007

"la Spagnoletta"


Uno dei materiali di scarto artigianale e maggiormente utilizzato dai nostri nonni era il rocchetto di cotone chiamato popolarmente "spagnoletta". Si tratta di un piccolo cilindro di legno con i bordi rialzati per trattenere il filo di cotone e con un foro all'interno per essere infilato sulla macchina per cucire. In ogni casa si cuciva e pertanto si scartavano i rocchetti di legno che i bambini raccattavano e usavano per la costruzione di molti balocchi: trottole, carrettini, ruote dentate per le raganelle, ecc. Il carro armato è sicuramente il più famoso tra questi e merita un'attenzione particolare. Giocattolo "mobile con trazione ad elastico capace di arrampicarsi per via dei denti incisi sui bordi del rocchetto, in modo da simulare i cingoli del carro armato, raggiunse la massima notorietà in Italia dagli anni '30 fino agli anni '60. I bambini costruivano dei percorsi (piccole cunette e dossi) con terra battuta. sassi e sabbia e giocavano alle corse: bisognava raggiungere il traguardo che, naturalmente, si trovava in salita.

"AL TURLON"


In un filo di cotone o in un pezzo di spago sottile si faceva passare un grosso bottone e si giocava facendolo arrotolare e srotolare su se stesso.