martedì, maggio 31, 2011



Enrico Pantani - Giacomo Saviozzi

ParaDossi
“La rottura provocata delle abitudini mentali...”

Semplice, vivace, scontata ed accogliente, carica di piccoli significati: è la casetta familiare ed archetipica, con tanto di giardino, con il bucato steso e profumato, ma che si rivela in realtà lo scenario fragile, la quinta fittizia delle false sicurezze e delle ipocrisie che corrodono il “nostro” tempo, nell’installazione agibile, installazione-video e video-animazione“Para-Dossi”, di Enrico Pantani-Giacomo Saviozzi con la musica ed effetti audio di Carlo Schivo.

E mentre “fuori c’è il sole, il profumo di lavanda che inebria i sensi… l’odore del sapone di Marsiglia”, e la vita vuole sembrare “semplice” ordinata e decisa, dentro di “noi” spesso c’è ben altro: un estremo, “finale” paradosso.

In un “eterno” ripetersi degli eventi, dai poli opposti di un inizio-una fine, convivono le antitesi destabilizzanti dell’esistenza: vivere o far morire, “uccidere, violentare, uccidersi, essere traditi”. Attraverso la videoproiezione in stop-motion, che aggancia il reportage all’arte contemporanea, di Giacomo Saviozzi, e la pittura provocatoria di Enrico Pantani, avviene la rottura veicolata delle abitudini mentali, proprio a partire dall’esperienza delle frizioni profonde insite nelle coordinate sociali. E la coscienza si smuove, alla ricerca di un “rimedio” (parare), alle “alture” (dossi), che ogni giorno siamo - realmente - costretti a dover superare.

Enrico Pantani
pittore, performer e musicista, laureato in Lettere, nasce a Volterra nel 1975. Residente a Pomarance (PI), per le edizioni 2008 e 2010, due dei suoi dipinti sono scelti per il manifesto del Volterrateatro di Armando Punzo e, sempre nell'ambito del Festival, espone ed interviene con mostre, performance ed happening (la più recente nello spettacolo “Hamlice”). Secondo classificato al “Premio Treccani degli Alfieri a Montichiari” (Brescia), espone in numerose personali attraverso il territorio regionale e nazionale.

Giacomo Saviozzi
fotografo professionista e autore di incisivi lavori di arte contemporanea, i video in stop-motion ed i libri fotografici, nasce a Lucca, in Toscana, nel 1975. Residente a Pomarance (PI) da oltre dieci anni, pubblica per case editrici nazionali (nel 2008 illustra il primo numero della seconda serie della rivista “Antipodi”), ed il libro fotografico “L’interrettore del buio”, edito da Morgana Edizioni, un reportage fotografico sui manicomi nazionali a trent’anni dalla legge “Basaglia”, è depositato nell’archivio del Museo Internazionale di Art Brut di Losanna.

lunedì, maggio 23, 2011