domenica, dicembre 09, 2018


Raccontami un segreto 


Quando si parla di un workshop di fotografia di ritratto spesso si pensa a quei ritratti patinati di modelle e modelli “perfetti” imbellettati o ritratti nelle loro nudità. Il fotografo Giacomo Saviozzi ci vuole portare incontro al Ritratto come racconto della personalità, del carattere di una persona.
“Raccontami un segreto” come chiave per entrare nell’intimo dei soggetti ritratti. Non solo coglierne l’immagine ma “rubargli l’anima” in una sorta d’incontro “intimo” .
Il Workshop non sarà un occasione per approfondire l’utilizzo delle luci artificiali, dei flash e nemmeno una “sterile” sessione fotografica con modelli e modelle professionisti piuttosto un modo attraverso la fotografia di entrare in empatia con il soggetto ritratto. La location, l’illuminazione da “protagonista” diventerà “semplice” mezzo per il racconto fotografico, grammatica espressiva, ciò che dovrà interessare il fotografo sarà piuttosto la risposta alla domanda: che emozioni mi trasmette quest’uomo, questa donna?

Workshop di fotografia

Théaran, spettacolo, théaomai, vedo.

Il teatro vuole l'attore vivo, che parla, che agisce scaldandosi al fiato del pubblico. Vuole lo spettacolo senza la quarta parete, che ogni volta rinasce, rivive o rimuore fortificato del consenso, o combattuto dalle ostilità degli uditori partecipi e in qualche modo collaboratori. Il ws vuole "invitare" i partecipanti ad entrare nel cuore pulsante dello spettacolo. Parte attiva della scena.

Essere fotografi di scena significa essere la scena, viverla, sentire le vibrazioni del palco. Il fotografo di scena non è soltanto colui che ferma e racconta lo spettacolo ne colui che lo vede bensì uno dei protagonisti. 
Insieme al mondo del teatro, composto da tutti coloro che dietro le quinte concorrono al corretto svolgimento, il fotografo si fonde, appartiene all'affascinante "meccanismo". Per questo è importante che il fotografo partecipi, conosca lo spettacolo e la scena. Durante il ws impareremo ad ascoltare, ad essere una presenza discreta ma attiva, a muoverci all'unisono con la vitalità dello spettacolo, a conoscere la scena, l'uso delle luci, i movimenti. Il compito del fotografo di scena non è quello di raccontare soltanto ciò che gli spettatori possono vedere ma dare la possibilità di vivere un mondo; di rendere vero e "reale" ciò che costruisce la "finzione".

Workshop fotografia





Théaran, spettacolo, théaomai, vedo.

Il teatro vuole l'attore vivo, che parla, che agisce scaldandosi al fiato del pubblico. Vuole lo spettacolo senza la quarta parete, che ogni volta rinasce, rivive o rimuore fortificato del consenso, o combattuto dalle ostilità degli uditori partecipi e in qualche modo collaboratori. Il ws vuole "invitare" i partecipanti ad entrare nel cuore pulsante dello spettacolo. Parte attiva della scena.

Essere fotografi di scena significa essere la scena, viverla, sentire le vibrazioni del palco. Il fotografo di scena non è soltanto colui che ferma e racconta lo spettacolo ne colui che lo vede bensì uno dei protagonisti. 
Insieme al mondo del teatro, composto da tutti coloro che dietro le quinte concorrono al corretto svolgimento, il fotografo si fonde, appartiene all'affascinante "meccanismo". Per questo è importante che il fotografo partecipi, conosca lo spettacolo e la scena. Durante il ws impareremo ad ascoltare, ad essere una presenza discreta ma attiva, a muoverci all'unisono con la vitalità dello spettacolo, a conoscere la scena, l'uso delle luci, i movimenti. Il compito del fotografo di scena non è quello di raccontare soltanto ciò che gli spettatori possono vedere ma dare la possibilità di vivere un mondo; di rendere vero e "reale" ciò che costruisce la "finzione".