giovedì, dicembre 28, 2006

LEO FERRE'


Adoro Ferrè, un poeta, un anarchico e così publico la sua bibliografia e due canzoni tra le più significative

Leo Ferré nasce nel Principato di Monaco il 24 agosto 1916.
Oggi rappresenta la massima espressione della poesia in musica avendo lasciato un patrimonio artistico immenso tra canzoni, poesie, sinfonie, opere, saggi e romanzi.
All'età di otto anni viene internato in un collegio di preti a Bordighera rimanendovi imprigionato fino all'adolescenza . Questa esperienza creerà l'anarchico adulto che racconterà questa storia lacerante nel romanzo Benoit Misère scritto nel '56 e pubblicato nel '70 da Laffont, nell'89 dalle Edizioni Gufo del tramonto, e adesso da Gallimard.
Nel 1946 si insedia a Parigi dove prende a cantare nei cabarets mitici di Saint-Germain. E' l'epoca in cui nasce la nuova canzone francese del dopoguerra che in Ferré mostra timbri anarchici e afflati poetici mai espressi prima. Stringe amicizia con gli esiliati spagnoli cui dedica le canzoni: Flamenco de Paris, Le Bateau Espagnol e Franco la Muerte, per la quale non potrà più entrare in Spagna se non dopo la caduta del regime.Frequenta Maurice Joyeux e il gruppo libertario "Louise Michel". Ai libertari dedica la famosa canzone Gli Anarchici. I temi di provocazione libertaria si susseguono incessantemente: Monsieur Tout Blanc contro Pio XII, Mon General contro De Gaulle, Allende contro Pinochet. La trilogia contro la pena di morte vede i seguenti titoli: La Mort de Loups, Madame la Misère, Ni Dieu ni Maitre. Nel frattempo mette in musica i poeti maledetti dell'ottocento francese. Nel '53 va in scena l'oratorio lirico su testo di Apollinaire: La chanson du mal-aimé. Nel '54 scrive e dirige la Symphonie interrompu. Nel '56 pubblica il libro di poesie Poete, vos papier! e negli anni a seguire Testament Phonographe in diverse edizioni arricchite di nuovi testi Accoglie confraternità prima il movimento beatnik, poi il Sessantotto. Sulla copertina di "Le Monde Libertaire" proprio nel '68 appare una sua foto con la scritta autografa: Viva l'Anarchia con una grande A come Amore! Nell'83 scrive l'opera L'Opera du Pauvre, forse il vertice massimo della sua espressività. Da vent'anni viveva a Castellina in Chianti con la moglie Maria e i figli Matteo, Cecilia e Manuela. E' scomparso il 14 luglio 1993.



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