Intenso e poetico video su un luogo, o forse più su un “non luogo”. Un piccolo spazio della Certosa dove trovano riposo i bambini.
Tra giocattoli, tra il pianto delle madri è nata questa “piccola” testimonianza. Le girandole mosse come in un eterno giocare dal vento, i giochi consumati da piccole mani testimoniano il tempo che si è fermato. La nuda terra ci ricorda la precarietà dell’esistenza. L’autrice è riuscita con delicatezza, senza inutili parole, ma soltanto accompagnata dalla musica a raccontare un luogo quasi dimenticato, piccolo e nascosto tra l’imponenza dei monumenti. A lei va il merito di aver saputo osservare, registrare.
Quel “sit tibi terra levis” (trad. ti sia leggera la terra n.d.r) assume davvero il significato di “requiescat in pace” .
Una lieve preghiera laica.
…….Ignoravo l'esistenza di questo piccolo campo, che ho incontrato per caso.
Ne sono rimasta affascinata. Dei cimiteri mi piace il silenzio e in questo caso l'unico suono era quello delle girandole. Più di una volta mi sono ritrovata con le lacrime agli occhi.
Non so, mi rendo conto che non riesco molto bene a spiegare a parole quello che ho provato. Diciamo che, normalmente, quando sono in un cimitero o in luogo abbandonato, ho come la sensazione che i morti o chi ha vissuto in quei luoghi abbandonati mi si avvicini e mi racconti qualcosa di sè. In questo caso, invece, ho sentito forte la presenza di chi è rimasto in vita. La presenza del dolore dei genitori di questi bimbi. Bimbi piccoli che si sono trovati da soli ad affrontare la cosa più terribile.
Non ho figli e non nutro un grande amore per i bambini, ma penso che sia straziante per un genitore pensare alla solitudine del proprio figlio nell'affrontare la morte.
Regivar
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