venerdì, febbraio 27, 2009

Il peschereccio

Ore 7. Il molo si stà svegliando piano piano. Una leggera brezza gelida culla le barche; si sente il sapore del mare.
Salire su un peschereccio è una bella sensazione, si percepisce la fatica, l'attesa di scoprire ciò che è rimasto nella rete. Una sorta di "sfida" tra l'uomo e la natura. Il sorgere del sole ti coglie al largo tra gli spruzzi e il lento borbottare del motore. E' un rito pescare, ci sono gesta, parole e odori che si ripetono inesorabili. Tirar su le reti, metro dopo metro, ogni tanto un pesce rimasto impigliato sembra voler gridare.
Issa! Issa! la fatica ha sopraffatto il freddo. Un metro, due, cento e la rete vuota o piena che sia si riaddormenta fino a sera sulla barca.
Tornare in porto tra il vocio della gente che aspetta il pesce, tra casse, pesatura e goliardia è come tornare ad Itaca.









































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